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Redditi 2011: Segrate al 9° posto in Italia

By 19/11/2013No Comments

Statistiche fiscali, il Comune di Segrate continua a crescere nella classifica dei redditi lordi procapite: i dati comunicati questa settimana dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, relativi alle dichiarazioni dei redditi del 2012 (cioè le dichiarazioni sui redditi percepiti nel 2011), vedono Segrate al 9° posto – sugli 8.093 Comuni italiani – con 37.659,10 euro euro per ognuno dei 20.619 contribuenti IRPEF.

San Felice

i portici di San Felice

Nello stesso anno il reddito medio degli italiani si è attestato a quota 23.481,95 euro (con i contribuenti IRPEF cresciuti di poco nel 2011 a 30.754.007) rispetto ai 23.240,68 euro del 2010 (i contribuenti IRPEF in quell’anno sono stati 30.748.507).

Gli ultimi dati disponibili vedono sul podio 3 comuni lombardi: Basiglio – MI (comune più ricco d’Italia con 53.589,29 euro per contribuente), Galliate Lombardo – VA (al 2° posto con 44.814,40 euro) e Campione d’Italia – CO (al 3° posto con 42,772,23 euro).

Dopo Segrate, fra gli altri, ci sono Portofino – GE (al 54° posto con 30.545,08 euro), Roma (al 55° posto con 30.543,60), Cassina de Pecchi – MI (al 69° posto con 29,678,70 euro), Vimercate – MB (al 108° posto con 28.267,56 euro), Firenze (al 116° posto con 28.131,83 euro), Bussero – MI (al 166° posto con 27.397,83 euro), Torino (al 246° posto con 26.499,16 euro), Brugherio – MB (al 282° posto con 26.171,07 euro), Napoli (al 331° posto con 25.875,32 euro), Palermo (al 372° posto con 25.612,95 euro), Sesto San Giovanni – MI (al 422° posto con 25.388,00 euro), Carugate – MI (al 601° posto con 24.732,63 euro), Cologno Monzese – MI (al 1.127° posto con 23.410,88 euro), Pioltello – MI (al 1.175° posto con 23.313,97 euro), Cinisello Balsamo – MI (al 1.313° posto con 23.106,70 euro), Baranzate – MI (al 3.183° posto, ultimo Comune della provincia di Milano, con 20,981,71 euro) e poi tutte le altre città capoluogo di provincia e tutte le altre città (pure milanesi) che non sono state citate sopra.

In fondo alla classifica, negli ultimi 3 posti: Gurro – VB (con una dichiarazione IRPEF media di 12.377,20 euro), Platì – RC (12.233,18 euro) e Valsolda – CO (11.998, 20).

Una situazione rosea? Solo in parte. Sicuramente dobbiamo essere orgogliosi e felici di vivere in una delle città più ricche di Italia. Ma questo ci deve responsabilizzare ancora di più verso chi è precario, sotto sfratto o vive qualsiasi altra difficoltà. Perchè più una comunità si arricchisce e più aumentano le disparità con chi è meno fortunato. Scopo della buona politica è di eliminare queste disparità: questo quindi il compito del Partito Democratico segratese.

Qui sotto la distribuzione dei redditi fra i 19.800 contribuenti IRPEF della nostra città nel 2011:

CLASSI DI REDDITO
COMPLESSIVO IN EURO
REDDITO IMPONIBILE AI FINI
DELLE ADDIZIONALI ALL’ IRPEF
FREQUENZA AMMONTARE
fino a 1.000 200 94.006
da 1.000 a 2.000 222 244.989
da 2.000 a 3.000 112 249.655
da 3.000 a 4.000 85 277.494
da 4.000 a 5.000 76 307.567
da 5.000 a 6.000 124 640.848
da 6.000 a 7.500 167 1.063.918
da 7.500 a 10.000 723 6.186.285
da 10.000 a 15.000 2.213 26.788.277
da 15.000 a 20.000 2.953 50.176.874
da 20.000 a 26.000 3.548 78.612.562
da 26.000 a 33.500 3.210 91.138.328
da 33.500 a 40.000 1.606 56.082.441
da 40.000 a 50.000 1.470 62.408.414
da 50.000 a 60.000 963 50.086.972
da 60.000 a 70.000 677 41.267.290
da 70.000 a 100.000 1.092 85.415.063
oltre 100.000 1.178 225.451.985
TOTALE 20.619 776.492.968

Tutti i dati statistici sulle dichiarazione dei redditi 2011 nei Comuni italiani possono essere reperiti qui, anche quelli degli anni precedenti, a partire dal 2007 (andando in fondo alla pagina si trovano i link che consentono di aprire per ogni anno un file excel che può essere riordinato a seconda delle necessità statistiche da rilevare).

Nota metodologica: nelle statistiche di cui sopra per “Reddito complessivo” si intende la somma algebrica dei redditi percepiti dal contribuente; dal 2011 non sono compresi i redditi da fabbricati assoggettati a “cedolare secca”. Il Reddito imponibile ai fini delle addizionali all’Irpef considerato è il valore sul quale si applica l’aliquota per determinare le addizionali regionale e comunale dovute: i dati s riferiscono quindi ai soli soggetti che sono tenuti al pagamento dell’addizionale e pertanto sono inferiori al numero totale dei contribuenti (non sono conteggiati quei cittadini che hanno presentato la dichiarazione, ma non pagano IRPEF a seguito di detrazioni o deduzioni).

Ringraziamo il Sindaco di Cernusco sul Naviglio, Eugenio Comincini per lo spunto su questo articolo. 

Coordinatore del Circolo Sandro Pertini – Partito Democratico Segrate