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Segrate

Si faccia subito chiarezza su come sono stati spesi i soldi dei segratesi

By 02/05/2016No Comments

Abbiamo letto con grande attenzione le conclusioni della Corte dei Conti Lombardia attraverso la deliberazione 136/2016 pubblicata sul sito web del Comune di Segrate all’indirizzo: http://www.comune.segrate.mi.it/doc/comune/trasparenza/controlli_rilievi/Delibera_Corte_Conti_136_2016.pdf

In essa vi sono disposizioni GRAVISSIME nei confronti dell’ex Sindaco Adriano Alessandrini.

 

Corte dei Conti Carta di Credito Alessandrini

La pagina finale della Delibera della Corte

 

Due gli aspetti fondamentali che saltano agli occhi:

1. L’USO CHE FECE DELLA CARTA DI CREDITO DEL COMUNE DI SEGRATE è PRIVO DI GIUSTIFICAZIONE ED ILLEGITTIMO.

2. Molte delle “SPESE DI RAPPRESENTANZA” fatte (tra cui il famoso convegno sugli ALIENI) NON SI POSSONO RITENERE TALI secondo la giurisprudenza CONTABILE.

Colpisce davvero che la Corte dei Conti abbia disposto la trasmissione delle proprie conclusioni alla Procura della Repubblica in Tribunale (ed in quella Regionale della Corte dei Conti) per tutte le determinazioni di competenza.

Per questo motivo riteniamo indispensabile che il Comune di Segrate pubblichi al più presto sia gli estratti conto della Carta di Credito in uso all’ex Sindaco negli anni sottoposti a controllo dalla Corte dei Conti, sia tutte le pezze giustificative di tali spese (ove siano presenti, dal documento di cui sopra si apprende che in molti casi tali documenti nemmeno siano nella disponibilità dell’Amministrazione Comunale).

Chiediamo ciò sia per questioni di trasparenza (è giusto che i cittadini di Segrate possano sapere come sono stati spesi i loro soldi) che di garanzia nei confronti dell’ex Sindaco. Spetta infatti al tribunale stabilire le responsabilità e le pene o sanzioni eventualmente connesse; a noi spetta invece il solo giudizio politico su questa vicenda che appare molto più grave di quella che portò alle dimissioni l’ex Sindaco di Roma Ignazio Marino.

Coordinatore Circolo Sandro Pertini di Segrate del Partito Democratico